La squadra plasmata da Dick Advocaat si impone nel primo trofeo continentale di questa stagione contro i temibili Red Devils
Uno Zenit da applausi travolge un Manchester United piccolo piccolo e porta in Russia per la prima volta nella storia la supercoppa europea, per la gioia del primo dei suoi tifosi, Vladimir Putin. Dopo la Coppa Uefa strameritata e lo show fornito ad Euro 2008 i talenti della squadra di San Pietroburgo dominano (2-1 il risultato finale) i campioni d’Europa con i gol di Pogrebnyak, capocannoniere con Toni della scorsa Uefa, e del neo acquisto Danny a mettere la sfida di Montecarlo sui binari giusti per gli uomini di Advocaat.
I Red Devils si svegliano troppo tardi e non basta il forcing finale dopo il gol di Vidic che aveva fatto sperare nei supplementari. Comincia la partita ed è subito Zenit. Russi pericolosi con una discesa sulla destra del laterale Anyukov, Ferdinand devia il cross. Pochi minuti dopo Anyukov si ripete seminando il panico sulla destra nella difesa del Manchester United: assist per Pogrebnyak che spara alto. Al 24’ lo Zenit fa le prove del gol con una splendida punizione di Dominguez che sfiora il palo alla destra di Van der Sar.
Ci vuole mezz’ora per vedere la prima azione pericolosa dei campioni d’Europa: Tevez serve Nani in area ma il passaggio filtrante per Fletcher è intercettato all’ultimo istante. Al 35’ si rifanno sotto i Red Devils sempre con il loro attaccante argentino che vola sulla destra servendo un assist perfetto per Rooney, che perde il tempo per il tiro. Per il Manchester però è solo un fuoco di paglia perchè lo Zenit ricomincia a spingere sull’acceleratore con gli uomini che hanno stravinto la Coppa Uefa e che hanno dato spettacolo agli Europei in Austria e Svizzera: al 42’ Pogrebnyak va via in area di rigore, serve un cross a Dominguez che di testa manda alto. Passano solo due minuti e il n.8 dello Zenit porta la sua squadra in vantaggio per la gioia dei tifosi russi accorsi nello stadio gioiello di Montecarlo: angolo di Dominguez, Denisov prolunga scavalcando Van der Sar e Pogrebnyak fa centro di testa. Finisce il primo tempo e lo Zenit rientra negli spogliatoi tra gli applausi per aver messo sotto per 45’ i campioni d’Europa privi però questa sera del loro uomo migliore, il portoghese Cristiano Ronaldo.
Comincia il secondo tempo e il tecnico dello Zenit Advocaat fa entrare in campo la stella russa Arshavin che si mette subito in mostra con due azioni pericolose. Il leit motiv della prima frazione non cambia con i russi sempre padroni del campo alla ricerca del raddoppio che puntualmente arriva al 14’ del st con il nuovo loro acquisto, il portoghese Danny (costato ben 30 milioni di euro) che dopo una bellissima azione personale salta Ferdinand in piena area di rigore e fulmina Van der Sar. È qui che il Manchester comincia a svegliarsi soprattutto grazie a Tevez, il migliore dei Red Devils questa sera a Montecarlo, che con alcune azioni ficcanti prova a riportare in partita i suoi. Ci riesce invece Vidic che servito dal compagno argentino che aveva raccolto un cross di Rooney porta il Manchester sul 2-1.
Gli inglesi ci provano fino alla fine ma è ancora lo Zenit a rendersi più pericoloso fallendo il colpo del ko di nuovo con Danny. Scholes prova a segnare anche di mano ma l’arbitro vede tutto e non può far altro che ammonirlo e quindi espellerlo perchè l’inglese aveva già subito un cartellino giallo. Passano i minuti di recupero e la festa russa può cominciare.
La Stampa
I Red Devils si svegliano troppo tardi e non basta il forcing finale dopo il gol di Vidic che aveva fatto sperare nei supplementari. Comincia la partita ed è subito Zenit. Russi pericolosi con una discesa sulla destra del laterale Anyukov, Ferdinand devia il cross. Pochi minuti dopo Anyukov si ripete seminando il panico sulla destra nella difesa del Manchester United: assist per Pogrebnyak che spara alto. Al 24’ lo Zenit fa le prove del gol con una splendida punizione di Dominguez che sfiora il palo alla destra di Van der Sar.
Ci vuole mezz’ora per vedere la prima azione pericolosa dei campioni d’Europa: Tevez serve Nani in area ma il passaggio filtrante per Fletcher è intercettato all’ultimo istante. Al 35’ si rifanno sotto i Red Devils sempre con il loro attaccante argentino che vola sulla destra servendo un assist perfetto per Rooney, che perde il tempo per il tiro. Per il Manchester però è solo un fuoco di paglia perchè lo Zenit ricomincia a spingere sull’acceleratore con gli uomini che hanno stravinto la Coppa Uefa e che hanno dato spettacolo agli Europei in Austria e Svizzera: al 42’ Pogrebnyak va via in area di rigore, serve un cross a Dominguez che di testa manda alto. Passano solo due minuti e il n.8 dello Zenit porta la sua squadra in vantaggio per la gioia dei tifosi russi accorsi nello stadio gioiello di Montecarlo: angolo di Dominguez, Denisov prolunga scavalcando Van der Sar e Pogrebnyak fa centro di testa. Finisce il primo tempo e lo Zenit rientra negli spogliatoi tra gli applausi per aver messo sotto per 45’ i campioni d’Europa privi però questa sera del loro uomo migliore, il portoghese Cristiano Ronaldo.
Comincia il secondo tempo e il tecnico dello Zenit Advocaat fa entrare in campo la stella russa Arshavin che si mette subito in mostra con due azioni pericolose. Il leit motiv della prima frazione non cambia con i russi sempre padroni del campo alla ricerca del raddoppio che puntualmente arriva al 14’ del st con il nuovo loro acquisto, il portoghese Danny (costato ben 30 milioni di euro) che dopo una bellissima azione personale salta Ferdinand in piena area di rigore e fulmina Van der Sar. È qui che il Manchester comincia a svegliarsi soprattutto grazie a Tevez, il migliore dei Red Devils questa sera a Montecarlo, che con alcune azioni ficcanti prova a riportare in partita i suoi. Ci riesce invece Vidic che servito dal compagno argentino che aveva raccolto un cross di Rooney porta il Manchester sul 2-1.
Gli inglesi ci provano fino alla fine ma è ancora lo Zenit a rendersi più pericoloso fallendo il colpo del ko di nuovo con Danny. Scholes prova a segnare anche di mano ma l’arbitro vede tutto e non può far altro che ammonirlo e quindi espellerlo perchè l’inglese aveva già subito un cartellino giallo. Passano i minuti di recupero e la festa russa può cominciare.
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