Ogni tanto siamo citati....

... scivolone dell' Institut Agricole Régional ... Infatti Pont e soci sono stati sconfitti per 3 a 1 dal sorprendente Domaine du Sport a segno con una doppietta di Lucianaz e con Luca Garatti...

Storie dei nomi da stadio


"Scusa, intervengo dal Granillo", "Diamo la linea al Bentegodi", "Dal Luigi Ferraris il nostro inviato": quante volte è capitato di sentire queste espressioni, alla radio o in televisione. I nomi degli stadi di calcio evocano tante cose. Ma dietro questi nomi ci sono delle persone a cui la struttura è stata intitolata. Gente sconosciuta per molti. Curiosità chiama curiosità. Chi erano queste persone? Abbiamo provato a riscoprirlo, partendo dalla Serie A.

SANTI E REGIONI - Su 16 stadi della massima serie, due (per complessive quattro squadre: Roma, Lazio, Juve e Torino) sono olimpici e due sono dedicati a santi (Paolo ed Elia). In più abbiamo il Friuli di Udine, che omaggia, appunto, la regione; il Via del Mare di Lecce non ha bisogno di spiegazioni. L'Atleti Azzurri d'Italia (di Bergamo) nemmeno. I rimanenti undici portano il nome di una persona. Nel caso di quelli di Siena e Firenze, della stessa: Artemio Franchi, uno dei massimi dirigenti sportivi italiani e internazionali negli anni Settanta.
"PEPIN" - Franchi, tuttavia, rientra nella categoria "molto famosi". Personaggi che hanno segnato in maniera trasversale la storia del calcio. Come lui, Giuseppe Meazza, campione del mondo nel 1934 e nel 1938 con l'Italia di Vittorio Pozzo: "Pepìn" ha fatto soprattutto la fortuna dell'Inter, ma ha giocato anche, per poche stagioni, nel Milan e nella Juventus. "San Siro" come è chiamato lo stadio di Milano per via del quartiere dove è stato costruito, è intitolato a lui dal 1979, quando morì.
I PRESIDENTI - Com'era rossoblù il cuore di Renato Dall'Ara, il presidente del Bologna morto d'infarto tre giorni prima dello spareggio-scudetto tra gli emiliani e l'Inter nel 1964. E rossoblù, o meglio, rossazzurro, era il cuore anche di Angelo Massimino, "presidentissimo" del Catania, con qualche intermezzo, per venticinque anni. Memorabile una sua intervista in cui disse: "C'è chi può e chi non può: io può". Oreste Granillo, invece, oltre ad essere stato presidente della Reggina, fu eletto sindaco di Reggio Calabria. Renzo Barbera, infine, per dieci anni (dal 1970 al 1980) ricoprì la carica di massimo dirigente del Palermo. E ancora oggi viene ricordato per la grande sportività.
CAPITAN FERRARIS - Sono dunque i presidenti la categoria più rappresentata dagli stadi di A: quattro. Meglio dei calciatori. Che, oltre a Giuseppe Meazza, vedono omaggiato Luigi Ferraris. Curiosamente anche qui viene più spesso citato il quartiere di Genova dove è costruito l'impianto sportivo, e cioè Marassi. Ferraris, nato a Saluzzo (in Piemonte) giocò nel Genoa dal 1907 al 1911: "alto, robusto e dalla barba bionda", così lo ricordano i giornali dell'epoca. Quattro anni soltanto, dunque, culminati con la fascia di capitano. Benvoluto da tutti, in campo era, per usare la terminologia corrente, un mediano di rottura. Poi dovette andare a lavorare all'Oeg (Officine elettriche genovesi), e finì arruolato nella Prima Guerra Mondiale, dove fu ucciso da una granata austriaca. Aveva 28 anni.
IL BENEFATTORE - Un caso a parte, infine, è Marc'Antonio Bentegodi. A Verona una vera istituzione, quantomeno in ambito sportivo. E tutto pur essendo vissuto dal 1818 al 1873, quando il calcio in Italia ancora non esisteva. Figurarsi una squadra nella città veneta: l'Hellas, infatti, fu fondata nel 1903, e il Chievo nel 1929. Bentegodi, tuttavia, fu un benefattore prima e dopo la morte: lasciò un quarto della sua eredità affinché venissero sviluppate le attività sportive veronesi. Soprattutto atletica, ginnastica, scherma, nuoto e pallanuoto. Il pallone fece il resto, dedicandogli lo stadio nel 1963. A Verona, comunque, esistono anche una via e una scuola elementare intitolate a Bentegodi.

Scimmioni da record!!!



I primati arrivano al giro di boa imbattuti.
Con il 7-0 inflitto ai Rijoga Malito (capolista fino a ieri), ma con tre partite da recuperare, i primati chiudono il girone di andata senza aver concesso punti agli avversari e stabilendo un nuovo record, quello di mantenere la porta inviolata per due partite (la seconda senza portiere "titolare", ma col bomber banchiere e il capitano morale(o colui che fa solo gol belli) a darsi il cambio).
Continuiamo così!!!

FA Cup


La Football Association Challenge Cup, abbreviata in FA Cup, è la coppa nazionale d'inghilterra.

La competizione fu istituita nel 1872 ed è la più antica manifestazione tuttora regolarmente disputata.

La competizione è un torneo ad eliminazione diretta con accoppiamenti completamente casuali – non ci sono teste di serie. Il sorteggio determina anche quale squadra giocherà in casa. Se la partita finisce in parità, viene solitamente rigiocata sul campo dell'altra squadra (replay) sebbene sia possibile per le squadre accordarsi in anticipo di non rigiocare, in tal caso la partita iniziale prevedrà tempi supplementari e calci di rigore se necessario. Le ripetizioni in caso di pareggio prevedono oggi tempi supplementari e tiri di rigore, benché in passato più ripetizioni fossero possibili e alcuni pareggi abbiano richiesto più di sei partite per decidersi. Tradizionalmente la finale di FA Cup viene giocata allo stadio di Wembley a Londra.

La competizione inizia in agosto, con il turno “extra-preliminare” disputato tra le squadre che occupano le posizioni più basse nel sistema calcistico inglese, in modo che ogni squadra affiliata alla FA che abbia un livello minimo di abilità e impianti sportivi possa partecipare. Dopo il turno extra-preliminare, c'è un turno preliminare, quattro turni di qualificazione e sei turni di competizione vera e propria, seguiti dalle semifinali e dalla finale. Tutte le squadre della FA Premier League e della Football League possono partecipare. Club estranei alle leghe possono partecipare se hanno disputato nella precedente stagione il FA Trophy o il FA Vase e si ritiene giochino in una lega “accettabile” nella stagione corrente. Tutte le squadre partecipanti devono avere uno stadio di capienza adatta e sicura.

Le squadre più in alto nel sistema calcistico inglese sono esentate da alcuni turni. Ad esempio, squadre che giocano la Conference North o la Conference South sono esentate fino al secondo turno di qualificazione, mentre quelle della Conference National sono esentate fino al quarto turno di qualificazione. Squadre della Football League One e della Football League Two sono esentate fino al primo turno vero e proprio in novembre e le squadre della Football League Championship e Premier League sono esentate fino al terzo turno, che tradizionalmente si gioca il primo weekend di gennaio. Le finali sono giocate a fine stagione in maggio.

Il vincitore si qualifica di diritto al primo turno di Coppa Uefa. Se il vincitore è già qualificato alla Champions League per la posizione in campionato, il perdente in finale prende il suo posto in Coppa Uefa. Se entrambi i finalisti sono qualificati per la Champions League, un ulteriore posto in Coppa Uefa è assegnato in base alla posizione in Premier League.

Glory Glory Man utd!!!


Chelsea travolto per 3-0.
Il Manchester Utd ha sconfitto ancora il Chelsea, la squadra che ha conteso ai Red Devils la Champions League e la Premiership nella scorsa stagione. E che in entrambe le competizioni è stata battuta sul filo di lana. Questa volta, la vittoria dei campioni in carica è nettissima: un 3-0 che mette in chiaro le gerarchie e che proietta lo United virtualmente in vetta al campionato. Se batteranno Wigan e Fulham nei due match che devono recuperare, infatti, le truppe di sir Alex scavalcheranno al vertice della classifica il Liverpool, ieri inchiodato sullo 0-0 a Stoke, ora distante solo 5 punti.

Un ottico britannico vuole far avere ad un miliardo di persone i suoi occhiali "auto-regolabili"

" devo riuscire a farli costare meno di un dollaro "

L'IDEA NEL 1985 - Tutto è cominciato il 23 marzo 1985. Silver, allora un semplice docente universitario, si chiedeva con un collega se fosse possible costruire lenti in grado di adattarsi senza l’aiuto di un ottico o di macchinari costosi. Occhiali, insomma, che chiunque potesse «tarare» da sé, regolandoli sulle necessità dei propri occhi. «Fu allora che capii come fare», spiega al quotidiano britannico Guardian. Costruì lenti di plastica, nelle quali pose una sacca con del liquido. Sulla montatura mise due piccole siringhe piene di quel liquido. Per adattare le lenti ai propri bisogni basta aggiungere liquido finché non si vede chiaramente. Poi si staccano le siringhe, si sigilla la montatura con un tappo, e gli occhiali sono pronti. «Il meccanismo è così semplice – spiega Silver – che quasi non serve dare istruzioni. Tutti quelli a cui abbiamo dato gli occhiali sono stati in grado di sistemarseli da sé, con grande precisione. E di tornare a vedere». Il punto (che Silver definisce «ovvio») è che occorre trovare un sistema per ovviare alla carenza di ottici in alcune zone del mondo. Negli Stati Uniti, o in Gran Bretagna, tra il 60 e il 70% delle persone porta occhiali. Nei Paesi in via di sviluppo la percentuale scende al 5%. E i motivi sono semplici. Anzitutto, in Gran Bretagna c’è un ottico ogni 4,500 persone, mentre nell’Africa Sub-Sahariana ce n’è uno ogni milione di abitanti. «E anche se ce ne fossero di più, nessuno potrebbe permettersi gli occhiali che vengono prodotti normalmente».

UN DOLLARO A PAIO - E tutto questo, continua Silver, influenza «l’educazione, l’economia, la qualità della vita». Senza occhiali, gli studenti non possono vedere bene la lavagna. I pescatori non possono ripararsi le reti, le donne i propri abiti, gli autisti di autobus non riescono a vedere bene le (spesso pessime) strade su cui guidano. Gli occhiali di Silver risolvono molti di questi problemi. Perché chiunque può «aggiustarli» da sé. E perché costano pochissimo: «Per ora siamo a 19 dollari, ma l’obiettivo è scendere di molto». Quanto? «Un dollaro l’uno». Certo, gli ostacoli verso gli obiettivi di Silver non mancano. Il primo, confessa, è che gli occhiali «per ora sono brutti, sembrano usciti da un vecchio armadio di Woody Allen. Ma sul design possiamo lavorare, e comunque l’importante è mantenere il prezzo bassissimo». Già, perché proprio il costo è il secondo problema. Se l’obiettivo è dare occhiali a miliardi di persone, anche un dollaro a occhiale è troppo. Il Dipartimento della Difesa Usa ne ha acquistati 30mila, e li ha distribuiti in Africa: «Ho visto persone camminare sorridendo, in Angola, perché potevano rivedere il loro villaggio. E non lo facevano da quando erano bambini», dice il maggiore dei Marine Kevin White. In India il progetto sarà aiutato da Mehmood Khan, attivista e manager. «E il nostro sogno», spiega proprio Khan, «è che Onu e governi capiscano il valore di questo progetto. E ci aiutino». Silver dice che i suoi occhiali non possono risolvere tutti i problemi. «Non funzionano contro l’astigmatismo. E non possono sostituire un ottico nella diagnosi di glaucoma o altre malattie». Ma sa che la sua idea è buona. «Non ho mai portato occhiali in vita mia», dice. «E penso sia il modo con cui Dio mi dice che sto andando nella direzione giusta».

Crescono le immatricolazioni delle auto a metano ma le stazioni in tutta Roma sono 15 ed a Milano solo 5


I motivi sono diversi. Anzitutto un distributore di metano a differenza di un distributore di carburanti liquidi deve essere collegato alla rete dei metanodotti, che potrebbe non esserci o essere troppo distante, determinando costi di allacciamento molto alti. Altro motivo potrebbe essere che la rete è presente ma ha una capacità non sufficiente ad alimentare il distributore oppure il livello di pressione della rete potrebbe essere così basso da determinare costi per la ricompressione troppo alti. Inoltre, un distributore di metano è un impianto più costoso dei normali distributori di carburante liquido ed il tempo necessario per il rientro dell'investimento è più lungo, anche perché l'utenza si costituisce e si consolida dal momento in cui il distributore comincia ad operare. La proprietà potrebbe quindi non essere interessata all'investimento.

La maggiore complessità impiantistica, poi, determina costi di manutenzione più alti e difficoltà nel gestire l'operatività. Non in ultimo installare pompe di metano in tutti i distributori presenterebbe anche conseguenze negative. Mi auguro infatti che l'errore commesso sulla rete dei carburanti liquidi (costituita da circa 24 mila impianti, molti dei quali troppo piccoli) non si ripeta anche per il gas metano. Una rete troppo vasta non sarebbe economicamente sostenibile e creerebbe disservizi. In conclusione: ben venga una rete distributiva per il metano in grado di coprire tutto il territorio, ma con standard qualitativi elevati.

ITALIA vs INGHILTERRA

VS



Le italiane rimaste in corsa nella Champions League dovranno vedersela agli ottavi con avversarie inglesi, reduci da una splendida stagione nella scorsa edizione quando portarono tre squadre nelle ultime quattro.
La Juventus se la vedrà con il Chelsea, ex club del suo tecnico Claudio Ranieri, mentre l'Inter è stata sorteggiata con il Manchester United FC campione in carica.
Avversario inglese anche per la Roma che affronterà l'Arsenal.

Questi i sorteggi:Forse c'è un errore......ma non trovo il Milan!!!

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Lost

Test personaggio Lost:

il tuo carattere corrisponde Hurley.
Sei una persona buona, probabilmente di compagnia. Ma essere troppo docili con gli altri rischia di sopprimere il tuo carattere, non aver paura di esprimere le tue idee. Tra i naufraghi non saresti tra i + utili ma almeno non aggraveresti la situazione.

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